Recita un vecchio adagio che “andarci vicino conta solo se giochi a bocce” ed è una sacrosanta verità. Ma, sempre in tema di aforismi, si può anche sostenere, con altrettanta saggezza, che “non c’è sconfitta nel cuore di chi lotta”. Tutto questo e molto altro ancora è andato in scena nella serata di ieri sul parquet del PalaQuaresima di Cingoli.
Perché se è vero che per la Dinamis Falconara è arrivata contro il Grottaccia Calcio a 5 la diciassettesima sconfitta in altrettante gare di campionato e che, probabilmente, il sogno della salvezza è ormai sfumato, l’orgoglio, oltre che la crescita, dimostrati dai nostri ragazzi vanno senza dubbio applauditi ed apprezzati, rappresentando il viatico migliore per un futuro da costruire insieme.
Ma al di là dei singoli, c’è da evidenziare la prova di tutta la squadra, che dimostra di saper soffrire e reagire di fronte alle difficoltà ed alle assenze che ancora una volta deve registrare, trovando sempre più convinzione nel potersela giocare fino all’ultimo. Purtroppo, la rete del 4-4 siglata da Giacomo Brega a due minuti dalla sirena non è stata sufficiente per portare a casa il primo punto in campionato, ma rappresenta l’ennesimo indizio di quanto questa squadra sia maturata.
Il carnefice dei biancoazzurri è stato senza ombra di dubbio il neoacquisto cingolano Moreno, autore di tutte e cinque le reti dei padroni di casa, l’ultima delle quali, di tacco, a 65 secondi dal termine condanna ancora una volta i ragazzi di mister Pennacchioni. Ora testa alla prossima, ancora in trasferta, sul campo della Nuova Ottrano ‘98, perché una cosa è certa: continueremo a lottare fino all’ultimo secondo dell’ultima partita, sempre a testa alta e con tutto l’orgoglio di cui siamo capaci!