11° GIORNATA | SERIE C1: DINAMIS FALCONARA vs SANGIORGIO CALCIO A 5 1 – 7

Troppo Sangiorgio Calcio a 5 per la giovane Dinamis Falconara, che dopo un avvio a dir poco complicato, con orgoglio regala al suo pubblico un secondo tempo tutto cuore e grinta. D’altronde il divario tra le due formazioni è tutto nella classifica, che vede i dragoni veleggiare in prima posizione e i nostri ragazzi ancora fermi al palo.
Bastano cinquanta secondi agli ospiti per passare in vantaggio e, dopo altri diciannove, le reti al passivo per i padroni di casa sono già due. Il ritmo impresso dalla capolista mette in crisi capitan Leonardo Cologgi e compagni, che capitolano per altre quattro volte nei primi dodici minuti. Sul 6 a 0 in favore del Sangiorgio, una punizione da oltre dieci metri, viene sfruttata da Riccardo Rocchetti per siglare il gol della bandiera per la Dinamis, con la complicità di Christian Rondine, il cui movimento inganna il portiere avversario.
C’è ancora tempo per la risposta degli ospiti, che riallungano sul 7 a 1, che sarà poi anche il risultato finale. Perché, dopo l’intervallo, i nostri entrano in campo con un piglio diverso, consapevoli di non poter evitare in nessun modo la sconfitta, ma decisi a salvare l’orgoglio. Ne esce un secondo tempo grintoso, con Francesco Maggiori, subentrato a Leonardo Cologgi, a mantenere addirittura inviolata la porta.
Mister Michele Pennacchioni ruota tutta la rosa a disposizione, ottenendo ottime risposte dai suoi ragazzi: tra gli altri, spiccano gli esordi di due elementi dell’Under 19, Mattia Cardellini e Cristian Pranzo. Quest’ultimo, a poco più di 16 anni, è il più giovane esordiente in serie C1 con la maglia della Dinamis, battendo di pochi mesi il record stabilito nella scorsa stagione da Matteo Filiali, che nel frattempo è ormai diventato un punto fermo della prima squadra.
Va così in archivio anche l’undicesima giornata di questo difficile campionato, che ci vede sempre fermi a zero punti, ma con la consapevolezza che partite come queste rappresentano da una parte montagne ancora troppo alte da scalare, ma dall’altra esperienze fondamentali nella crescita di questi ragazzi. E noi in questi ragazzi continuiamo a credere ciecamente!